Condivido in pieno il testo di questa lettera.

da AlzogliOcchiversoilCielo

Siamo un gruppo di laici e religiose italiane e straniere, missionarie nel mondo, riuniti ad Assisi e sentiamo di unirci alle tante denunce che salgono da varie voci di cittadini italiani con il seguente contributo.
 
1.La preghiera di ringraziamento alla Vergine Maria, Madre di Gesù fatta in veste istituzionale di Vice Primo Ministro di una Repubblica laica e aconfessionale, che rappresenta tutti i cittadini italiani credenti di varie religioni e non credenti è una VIOLAZIONE alla Costituzione (cf Articoli 2, 3, 7, 8, 19 e 20) che garantisce il pluralismo confessionale e vieta la discriminazione tra i culti (sent. 440/1995) esige l’equidistanza e l’imparzialità della legislazione rispetto a tutte le confessioni religiose (sent. 508/2000).
2.Usare la Persona della Vergine Maria come “gregaria” di un partito politico che propaganda un sistema di valori affatto contrari a quelli mariani, oltre che lesivi dei diritti umani e civili fondamentali riconosciuti da tutti i Paesi civili è BLASFEMO, offende la sensibilità religiosa dei cattolici e lede il diritto di libertà religiosa degli stessi la cui tutela è assicurata dalla Costituzione stessa.
 
3.Il reiterato uso e la plateale appropriazione dei simboli religiosi cattolici, del nome di Maria e dei Santi in occasioni di comizi e atti politici pubblici di grande risonanza, espressi nelle vesti di Ministro della Repubblica Italiana comporta un delitto di interferenza di organi dello Stato nella vita ecclesiale pertanto viola i Patti tra la Chiesa e lo Stato garantiti dalla stessa Costituzione (Art. 7) che contempla Lo Stato e la Chiesa cattolica, ciascuno nel proprio ordine, come indipendenti e sovrani.
 
4.Sventolare il nome della Donna che per i cattolici è la Madre di Dio e di tutti i battezzati figli suoi nel suo Figlio, come una sorta di bandiera idolatrica pagana è un DILEGGIO alla fede che, in un Paese libero e civile come il Nostro, merita la denuncia e la sanzione. I delitti contro il sentimento religioso all’interno del nostro Codice Penale sono previsti dagli Articoli 403, 404 e 405 e vengono ricompresi tra i reati di opinione (33).
 
5.Usare la Madonna come simbolo identitario e di esclusiva appartenenza a una “parte” del mondo che sarebbe quello italiano, indigeno e sedentario, costituisce un FALSO evidente – visto che la Madonna è un patrimonio dell’umanità ed è invocata da tutti i cristiani di ogni continente, razza, colore della pelle, condizione sociale ed economica, specialmente nei Paesi più poveri, quali quelli che vedono gran parte delle loro popolazioni costrette ad emigrare. Quelle stesse popolazioni che uno squallido “ringraziamento” direbbe che la Madonna consideri e rigetti come nemiche. Questa è un’insopportabile e vergognosa MENZOGNA oltre che il segno di una barbarie culturale che si pensava ormai superata da secoli; mette i missionari cattolici nel mondo in grande difficoltà, creando altri problemi a chi deve ancora combattere per cancellare tristi remore del passato in campo religioso. A questo proposito vorremmo informare gli ignoranti che i Paesi più cattolici del mondo sono attualmente in Asia, in America Latina ed in Africa e non più in Europa.
 
6.Si crede e si ricorda il “compleanno di Maria” - sempre nella veste di Ministro della Repubblica Italiana - secondo le apparizioni di Medjugorie e contro la Tradizione autentica della Chiesa la quale ha riconosciuto da secoli le precedenti apparizioni della Madonna avvenute tutte a soccorso dei poveri, dei deboli, dei migranti, degli schiavi, dei reietti. Di quelli che – dall’attuale governo - vengono considerati dei pericoli che minacciano la “sicurezza” degli italiani e sarebbero motivo per formulare leggi e i decreti ignobili. Ricordiamo l’apparizione in Messico della Madonna di pelle olivastra all’indio Juan Diego nel 1531 quando gli Spagnoli stavano massacrando le popolazioni indigene. Essa era l’unico baluardo di salvezza, l’unica alleata e avvocata che quelle popolazioni avevano per poter sopravvivere e divenne la famosissima Madonna di Guadalupe venerata ancora oggi da milioni di fedeli nell’omonimo Santuario. In Brasile la Madonna apparve ancora nel 1737 rinvenuta in una statua dal colore nero da poveri pescatori nel tempo in cui si stavano importando i neri dall’Africa per la tratta degli schiavi. Essa divenne la Madonna Aparecida, sorella e madre dei poveri schiavi africani venduti come merce in tutto il Brasile; uno dei suoi primi miracoli fu proprio la liberazione di uno schiavo nero. È semplicemente una bestemmia quella che oggi fanno i politici italiani. Del resto non manca una nutrita documentazione riguardo l’attuale Ministro in questione mentre lancia orribili bestemmie contro la Madonna nel recente passato o mentre celebra un rito pagano al dio Po; se proprio vuole rendere omaggio a una divinità quando scrive le sue leggi disumane perché non resta fedele al dio Fiume sulle cui onde il suo partito è nato?
 
7.Noi cattolici non siamo così ignoranti da non capire l’assurdità e la gravità di quanto viene fatto – per demagogia? Per scherno? Per pura volgarità? – nelle più alte Camere delle Istituzioni Italiane. Noi non possiamo tacere dinanzi al vilipendio della Madonna e dell’umanità e lanciamo un appello al Presidente Mattarella e a tutti i cittadini italiani perché questo disgustoso teatrino venga finalmente spento.
 
Lettera firmata da tutto il gruppo coordinato da Rosanna Virgili
 
Assisi 8 Agosto 2019
 
(Sabato, 10 agosto 2019)

“Egli ha operato potentemente con il suo braccio: ha disperso quelli che erano superbi nei pensieri del loro cuore, ha detronizzato i potenti e ha innalzato gli umili” (dal Cantico di Maria - Luca 1, 46-55).

 “L'arco dei potenti è spezzato, ma quelli che vacillano sono rivestiti di forza” (dal Cantico di Anna – 1Samuele 2, 1-10).

E’ lo stile di Dio, scegliere le persone miti, gli ultimi, i più deboli per esaltare la Sua giustizia e la Sua grazia. A partire da Israele, un piccolissimo popolo raccogliticcio, che è stato eletto tra molti e più potenti popoli come l’amante di Dio, per andare a Mosè, un uomo balbuziente, a Giacobbe a Saul e Davide, gli ultimi delle loro famiglie, a Maria e Gesù, agli apostoli. E’ la storia della salvezza che attraversa l’umanità nel testo biblico, o anche il testo biblico che attraversa la storia dell’umanità. Se anche non dovessimo leggere la Scrittura come un testo di fede, si rimane stupiti di come ogni volta ci si trovi di fronte a un Dio ostinato pronto a sparigliare le carte, a cambiare idea, a ripartire ed a tendere la sua mano per tornare a parlare con l’umanità dolente indicandole la via della pace e della felicità. E questo dialogo non riparte mai dai potenti di questo mondo, dai capi di stato, dai sapienti, nemmeno dai papi e dai teologi. Dio si affida sempre, come penso direbbe Haim Baharier, alle persone “claudicanti” a coloro che mancano di qualcosa perché poi possano essere ricolmi di benedizioni e, a loro volta, benedire tutto il Creato. Dio sa che il potere inebria chi lo possiede e lo spinge verso l’idolatria. Gli idolatri non si curano degli altri uomini, ma si interessano solamente a loro stessi e, al massimo, a coloro che fanno parte del loro clan. Sono esseri pronti a sacrificare al loro “culto” tutto, ogni essere vivente e ogni cosa, pur di accrescere il loro potere e/o la loro ricchezza materiale. In Luca 4, 5-8, il diavolo tenta Gesù dicendogli che a lui appartengono tutti i regni di questo mondo e che se si fosse piegato tutto sarebbe stato suo. Quanti cadono, ogni giorno, davanti a questa massima e terribile tentazione: “piegati al male e tutti i regni di questo mondo saranno tuoi”. Ma, per fortuna, Dio non ragiona così: “Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice il Signore” (Isaia 55, 8-9). E’ per questo che possiamo continuare ancora a sperare, perché “Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre” (Matteo 3,9). Questa è la meraviglia di Dio.   

(Sabato, 13 luglio 2019)

C'è un senso del limite nell'umano che non è possibile varcare. Chi frequenta il testo biblico lo conosce bene. Adamo ed Eva persero l'innocenza perchè oltrepassarono un limite, perchè desideravano divenire Dio. Quando il limite è oltrepassato il male può diventare incontrollabile e l'onnipotenza di Dio, come afferma qualcuno, diventa "onnidebolezza". Il primo limite da non oltrepassare è quello delle parole. Lo notiamo nelle nostre vite quotidiane, quando le parole vanno oltre si crea una rottura che può trasformarsi anche in violenza e morte. Purtroppo, la nostra attuale vita sociale, civile e politica sta vivendo di un continuo "sconfinamento" e "scivolamento" del limite del linguaggio. Si può anche essere accusati di essere "politicamente corretti" o "buonisti", ma quando si sdoganano parole d'ordine e slogan contro altri esseri umani e tanti altri esseri umani applaudono seguendo acriticamente, come moltitudini e come un sol uomo,  il "capo",  significa che abbiamo un grande problema che ci obbliga a fare una riflessione, ma anche ad agire, a fare la nostra parte per sensibilizzare le coscienze evitando di rimanare spettatori passivi. Quando, per accrescere il proprio egoistico potere, si crea ogni giorno un nemico, significa che abbiamo preso una deriva pericolosa le cui conseguenze non siamo in grado di prevedere, ma che possiamo ancora prevenire. Ci è di monito la poesia "la primavera hitleriana" che Eugenio Montale compose in occasione dell'incontro tra Mussolini e Hitler a Firenze il 9 maggio 1938.

Folta la nuvola bianca delle falene impazzite
turbina intorno agli scialbi fanali e sulle spallette,
stende a terra una coltre su cui scricchia
come su zucchero il piede; l'estate imminente sprigiona
ora il gelo notturno che capiva
nelle cave segrete della stagione morta,
negli orti che da Maiano scavalcano a questi renai.


Da poco sul corso è passato a volo un messo infernale
tra un alalà di scherani, un golfo mistico acceso
e pavesato di croci a uncino l'ha preso e inghiottito,
si sono chiuse le vetrine, povere
e inoffensive benché armate anch'esse
di cannoni e giocattoli di guerra,
ha sprangato il beccaio che infiorava
di bacche il muso dei capretti uccisi,
la sagra dei miti carnefici che ancora ignorano il sangue
s'è tramutata in un sozzo trescone d'ali schiantate,
di larve sulle golene, e l'acqua séguita a rodere
le sponde e più nessuno è incolpevole.


Tutto per nulla, dunque? – e le candele
romane, a San Giovanni, che sbiancavano lente
l'orizzonte, ed i pegni e i lunghi addii
forti come un battesimo nella lugubre attesa
dell'orda (ma una gemma rigò l'aria stillando
sui ghiacci e le riviere dei tuoi lidi
gli angeli di Tobia, i sette, la semina

dell'avvenire) e gli eliotropi nati
dalle tue mani – tutto arso e succhiato
da un polline che stride come il fuoco
e ha punte di sinibbio....
Oh la piagata
primavera è pur festa se raggela
in morte questa morte! Guarda ancora
in alto, Clizia, è la tua sorte, tu
che il non mutato amor mutata serbi,
fino a che il cieco sole che in te porti
si abbàcini nell'Altro e si distrugga
in Lui, per tutti. Forse le sirene, i rintocchi
che salutano i mostri nella sera
della loro tregenda, si confondono già
col suono che slegato dal cielo, scende, vince -
col respiro di un'alba che domani per tutti
si riaffacci, bianca ma senz'ali
di raccapriccio, ai greti arsi del sud...

(Sabato, 22 giugno 2019)

Ieri pomeriggio, insieme ad una bella comunità di amici, abbiamo affrontato il tema della sofferenza, della malattia. E’ uscito fuori il modo assolutamente personale con il quale ognuno di noi affronta e trascende la propria sofferenza e anche quella degli altri. Ma una domanda, secondo me, è rimasta insoluta: come ci poniamo davanti alla malattia che non perdona, che, dal punto di vista medico, è inguaribile, alla morte di bimbi e ragazzi, e non solo, ma anche davanti alla sofferenza che abbrutisce le persone e le isola rendendole scarti della società? Umanamente ci sentiamo, probabilmente, impotenti e sconfitti, ma c’è qualcosa, Qualcuno che può liberarci da questa nostra umiliazione: è la fede nel Signore Gesù. Non è semplicemente una consolazione, ma una vera e propria liberazione. Ci hanno sempre detto e, ancora molti di noi restano esclusivamente legati  a questa concezione, che la sofferenza redime, che dobbiamo offrire i nostri dolori a Dio, che nella sofferenza siamo salvati. Ciò però rimane ancora al livello della consolazione,  ma Gesù non si è limitato a consolare, ha guarito tutti coloro che ha incontrato sulla propria strada e non solo fisicamente, ma anche spiritualmente liberandoli dal peso della loro cecità, della loro sordità, delle catene morali a cui erano attaccati. E continua a farlo ancora oggi. Gesù vuole la nostra felicità e sa, e lo ha dimostrato, che essere felici significa stare bene nel corpo e nell’anima. Certo se soffriamo possiamo rivolgerci a Lui, con il senso della condivisione dei suoi dolori, perché Lui ci capisce avendo assunto la nostra condizione umana e avendo sofferto in modo atroce sulla croce, ma Gesù ci vuole felici, perché è il Signore dei vivi, non dei morti, per questo è venuto. Se soffriamo, Lui soffre con noi, ci sta vicino e anche nel momento della morte fisica ci accompagna verso una felicità che è fuori dal tempo e dallo spazio.  Proprio per donarci questa libertà e questa felicità ha vissuto la Sua esperienza terrena sino in fondo non tirandosi indietro, ma consegnandosi spontaneamente al più atroce e infamante dei patiboli.

Anche nel discorso della montagna (Matteo 5,1-7,29) o della pianura (Luca 6,17-49), pure richiamato ieri, Gesù ci spiega il modo con il quale possiamo essere “beati”, “felici”. E’ una beatitudine al contrario, rispetto al comune modo di pensare, ma è felicità vera. Gesù non ci dice che dobbiamo soffrire per essere felici, ma che l’autentica felicità richiede lo svuotamento, la “kenosi”, da tutte le nostre schiavitù. Non significa rassegnarci a tutto ciò che ci capita, ma liberarci dai lacci che ci impediscono di camminare, di essere veri uomini che vogliono vivere una vita piena e bella. E’ un percorso complicato, ma è anche questo il senso della “porta stretta” che non vuol dire dover passare per la sofferenza, il dolore e il lamento, ma cambiare stile di vita, convertirsi a un’esistenza migliore. “Il cristiano è il signore di tutte le cose, assolutamente libero, non sottoposto ad alcuno; il cristiano è servo zelantissimo in tutte le cose, sottoposto a tutti (Lutero – La libertà del cristiano).

(Sabato, 18 maggio 2019)   

_______________________

adotta un bambino a distanza

________________________

 

 

 

 

CHIESA EVANGELICA VALDESE


 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per leggere

Primo Levi

Il sistema periodico

Un vero e proprio capolavoro. Tra la chimica e l'autobiografia, Primo Levi si destreggia meravigliosamente nelll'arte della scrittura. (19 marzo 2024)

__________________________

Franco Cardini

Marina Montesano

Donne Sacre

L'esclusione delle donne dal sacerdozio religioso, non ne ha impedito il "protagonismo" nella veste di donne sacre, donne che trascendono l'umano e che possono essere tanto fonte di luce che di tenebre. (5 febbraio 2024).

__________________________

Francis Scott Fitzgerald

ll grande Gatsby

Chi era davvero questo Gatsby? Sicuramente un uomo innamorato di Daisy. Ma poi? La domanda rimane irrisolta anche alla fine del romanzo. (16 dicembre 2023)

__________________________

Gustavo Zagrebelsky

Qohelet - La domanda

Una lettura fuori dai "canoni" della teologia. Tutto è vanità, niente altro che vanità. Tutto nel Qohelet gira intorno al vuoto e al non senso dell'esistenza e anche della morte. Solo chi è disponibile a provare davvero le gioie e i dolori della vita può sfuggire all'inesorabile sentenza dell'Ecclesiaste. (11 dicembre 2023)

__________________________

A cura di Guido Ceronetti

Il Cantico dei Cantici

Il Cantico dei Cantici nella sua dimensione erotica, mistica, sapienziale. (11.11.2023)

__________________________

Adin Steinsaltz

Cos'è il Talmud

Una bella passeggiata che ci introduce all'origine, ai contenuti, alle scuole, ai metodi dell'interpretazione del Talmud. Il Talmud, conclude l'autore, non è mai stato completato, perché l'interpretazione procede sempre. (1 novembre 2023)

__________________________

Valeria Tron

L'equilibrio delle lucciole

Di fronte alle crisi delle nostre vite una fonte di riparazione può diventare il ritorno in quei luoghi dove ci è possibile riscoprire chi siamo. Così fa Adelaide che, dopo una storia d'amore fallita, ritorna nella sua Val Germanasca dove ritrova Nanà che, in una dimensione di aiuto reciproco, la restituisce alla vita e all'amore. (30 agosto 2023)

__________________________

Roberto Breschi

Un prete al Sinodo Valdese

Un prete cattolico e il suo incontro con l'ecumenismo. Il significato della sua pluriennale partecipazione al Sinodo delle Chiese Metodiste e Valdesi. (28 agosto 2023)

__________________________ 

Lidia Maggi

Protestantesimo

Partendo da un excursus sui "4 Sola" della Riforma di Lutero, l'autrice ci conduce per mano ed in modo semplice a comprendere il significato delle varie diramazioni che la Riforma ha poi preso. L'agevole volume si conclude con alcune considerazioni sullo stato delle chiese protestanti in Italia, ma soprattutto sul significato autentico e attualizzato dello "scisma" della chiesa d'occidente del XVI secolo. (17 agosto 2023) 

__________________________ 

Angelo Cassano

La voce del cuore

Beniamino è un ragazzino del Sud che è riuscito a superare le ostilità di una terra “matrigna” e ha trovato la sua strada esplorando possibilità che gli erano sconosciute. Solo “rischiando” si può scoprire la bellezza. Certo il rischio comporta anche pericoli e insicurezze, ma Gesù stesso ci ha detto di non avere paura. (1 agosto 2023)

__________________________ 

Rut

Letto da Luciano Manicardi

Storia di migranti, di speranza, di salvezza, di futuro. Un racconto biblico ricco di umanità, di bontà, di solidarietà intergenerazionale. (29 luglio 2023)

__________________________ 

Erri De Luca

Libro di Rut

Traduzione e commento del libro biblico di Rut a cura di Erri De Luca. (24 luglio 2023)

__________________________

Renato Salvaggio

Autodafè

Caterina e Giovanni iniziano la loro storia d'amore in tempi di persecuzione. Nell'Italia del 1561 l'inquisizione consuma i suoi efferati crimini. I due innamorati partono da Palermo, per sfuggire alla repressione cattolica, e in un viaggio avventuroso approdano a Guardia Piemontese, in Calabria, dove il 5 giugno il sangue dei valdesi scorre per il borgo scatenato dalla violenza religiosa omicida. (11 luglio 2023)

__________________________

Leo Baeck

I Farisei

Un capitolo della storia ebraica

I farisei sono un capitolo importante della storia ebraica. Hanno avuto un ruolo fondamentale soprattutto dopo la distruzione del secondo tempio. In questo libro se ne traccia una breve storia. (27 giugno 2023)

__________________________

Continua a leggere

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.