Dentro il baratro
Dopo l'attacco di Israele all'Iran, il conflitto con i palestinesi è diventato "un conflitto secondario".
Quindi è proprio quello lo scopo della guerra all'Iran tramutare il conflitto in "un conflitto secondario", fare della strage di Gaza un conflitto di secondo ordine.
A cui aggiungiamo la guerra tra Ucraina e Russia, la guerra che non ci colpisce più di tanto, se non per i titoli del telegiornale quando c'è un terremoto raccapricciante, del Sri Lanka. Quello in Sudan e Sudan del Sud, quello tra milizie del Mali, e così tanti altri conflitti (almeno 56) che sono il più alto numero di guerre dalla fine del seconda guerra mondiale.
Non sembra che importi niente a nessuno, eppure il tasso di violenza è esponenziale non è più tollerabile.
Eppure le diplomazie occidentali e orientali si girano i pollici e l'unica parola possibile è riarmo.
Ma se la guerra diventa l'unico strumento di risoluzione dei conflitti, allora diventa tutto inutile e siamo tutti e tutte dei falliti.
(Venerdì, 14 giugno 2025)