Lo vediamo nella nostra quotidianità, nelle nostre relazioni comunitarie e personali di ogni giorno. Ciò che spesso prevale è a dis-etica della vittoria ad ogni costo. Avviene in politica, in economia, nello sport, anche nel sociale e nel campo ecclesiale. Ciò che conta è solo vincere. Non importano le macerie umane, sociali e anche materiali che si lasciano dietro, "gli scarti" come li chiama Papa Francesco. Il cambiamento, quello vero, può solo partire dal nostro intimo, dal luogo santissimo della nostra coscienza. La vera lotta spirituale e politica è quella che combattiamo ogni giorno con noi stessi.

(Domenica, 31 maggio 2015)

Gennaio 2015. Siamo prossimi al 27 di questo mese, una data definita come "Giornata della memoria", il cui scopo è di ricordare i nostri fratelli ebrei morti nei lager nazisti. E' anche chiamata "Giornata della memoria della Shoah". Ma che cos'è la Shoah? Wikipedia afferma che con il termine Shoah si indica il genocidio ordito dalla Germania nazista nei confronti dei suoi nemici e, in particolare, degli ebrei. Secondo alcune stime, le vittime si contano tra i 4 e i 5 milioni di uomini ebrei, i quali venivano rastrellati dalle loro case per essere deportati nei campi di concentramento tedeschi. Qui erano sottoposti a durissimi lavori forzati e poi condotti nelle camere a gas, dove erano uccisi per l'esalazione di sostanze mortali. In questo modo venivano violati due dei diritti fondamentali dell'uomo: il diritto alla vita e il diritto alla libertà, violati per la "mania del potere" e dall'assurda e folle "religione" della "superiorità razziale ariana". I tedeschi, infatti, avevano la concezione di un mondo dove, tra le varie "razze", quella ariana fosse la prevalente. Inoltre, gli Ebrei erano riusciti ad accumulare grandi ricchezze e ingenti quantità di denaro e il governo tedesco si sentiva minacciato da loro. Dalle varie testimonianze a noi giunte possiamo comprendere il basso livello di umanità e l'alto livello di terrore e di dolore procurato nelle persone. Nei lager gli uomini vivevano in condizioni disumane: non potevano lavarsi, mangiavano pochissimo, e le condizioni ambientali lì presenti portavano alla facile contrazione di malattie/infezioni. I più deboli erano uccisi subito, mentre quelli più resistenti erano utilizzati sino allo sfinimento nei campi di lavoro. Senza contare che molti, tra uomini, donne e bambini, erano trattati come cavie e sottoposti ad esperimenti scientifici. La maggior parte moriva tra atroci dolori e tutti vivevano col terrore di venire deportati e di essere scoperti da delatori, i cosiddetti "collaborazionisti". Si sentivano pertanto soli e in preda al panico. Abbiamo testimonianze di persone famose (tra le quali lo scrittore Primo Levi) che non sono riuscite a sopravvivere al dolore ed anche a un senso di colpa per essersi salvate, tanto da suicidarsi. Un film, intitolato "La chiave di Sarah", dedicato proprio alla Shoah, termina con questa frase: <>. Ma l'uomo è riuscito a comprendere i propri errori, oppure ha solo archiviato la storia? Nonostante i bombardamenti della guerra e i milioni di esseri umani uccisi, l'uomo continua ancora a commettere atrocità, sia per ragioni economiche, che per ragioni sociali. E' per tale motivo che non bisogna mai dimenticare il passato: è necessario ricordare sempre le barbarie commesse per evitare che si ripetano nuovamente. E' questo lo scopo della giornata della memoria: mantenere vivo il pensiero, attraverso manifestazioni, proiezioni e qualsiasi mezzo utile. E' necessario lanciare un messaggio, un messaggio che possa far comprendere alle persone che la libertà, la democrazia, il principio di uguaglianza tra gli uomini non sono conquistate una volta per sempre, ma bisogna riguadagnarle giorno per giorno, ricordando che milioni di nostri fratelli hanno lottato per un mondo più giusto e più libero e non possiamo permetterci di disperdere un patrimonio di coraggio e di sangue versato per noi.

(Pubblicato su "Noi Magazine" - Gazzetta del Sud del 29 gennaio 2015)

Daniele Mammone

(Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo, l'appello del portavoce del Forum del Terzo Settore di Reggio Calabria, Luciano Squillaci)

 

APPELLO ALLE ISTITUZIONI ED ALLA SOCIETA’ CIVILE

Esistono leggi non scritte ben più importanti dei tuoi decreti!

Antigone, donna coraggiosa, così si oppone al tiranno Creonte…

Ebbene in Calabria, guarda caso proprio a Reggio l’antica Rhegion cuore della Magna Grecia, sta accadendo esattamente ciò per cui Antigone lottò contro l’epica ingiustizia degli “ordini urlati” di Creonte. La differenza è che mentre la fiera Tebana combatteva per dare degna sepoltura al fratello Polinice, contro il volere del nuovo tiranno, a Reggio un decreto ingiusto rischia di “seppellire” i diritti più elementari dei cittadini più fragili e poveri.

Ma si faccia bene attenzione: non si tratta dell’ennesima tragedia di una terra martoriata. Non si tratta di un drammatico appello di una città già in ginocchio. Non è dovuto ai soliti problemi locali. Ciò che sta succedendo a Reggio sappiamo per certo che è già avvenuto in altri Comuni (Napoli per esempio), e se non si interviene con immediatezza prima o poi accadrà in ogni Comune che si dovesse trovare ad attraversare una crisi economica, finanziaria o anche semplicemente di liquidità. E tutti sappiamo molto bene che i comuni italiani a rischio in questo momento sono tantissimi, dal nord al sud della penisola.

Stiamo parlando di un Decreto del Ministero dell’Interno, emesso di concerto con il Ministero del Tesoro, risalente al 28 maggio del 1993 e che indica all’art. 1 i cosiddetti “servizi locali indispensabili”, quei servizi, per dirla in parole semplici, che non possono essere interrotti perché essenziali per la vita della Comunità. Un Decreto Legislativo il n.504/92 li definisce come “condizioni minime di organizzazione dei servizi pubblici locali diffusi sul territorio con caratteristica di uniformità

Il tutto ovviamente ha sottesa una motivazione economica. Qualche mese prima infatti, il 18 gennaio del 1993 un altro decreto, convertito con la legge n.68/93, stabiliva che necessitava individuare i suddetti servizi al fine di determinare la “non assoggettabilità ad esecuzione forzata” delle somme necessarie per garantirli. In altre parole lo Stato, legittimamente, ha inteso sottrarre ai tanti creditori dei comuni (ed anche delle provincie e delle comunità montane) la possibilità di pignorare i fondi necessari per pagare gli stipendi degli impiegati comunali, per le forniture d’acqua, per i cimiteri, per le fognature, per le scuole, per la nettezza urbana, ma anche per gli organi istituzionali, per l’anagrafe, lo stato civile, il servizio statistico. Insomma c’è di tutto, ed anche di più.

Ciò che manca, guarda caso, sono i servizi sociali, quei servizi cioè che ogni comune deve garantire, in ossequio alla carta Costituzionale ed alla stessa legge (vedi ad esempio la L.328/00 che richiama espressamente ai livelli essenziali di assistenza). Servizi che, evidentemente, non vengono ritenuti “essenziali” e solo perché un decreto miope e datato, anteriore alla riforma costituzionale del 2001, non li elenca tra quelli che determinano le “condizioni minime”. Ed allora dovremmo chiederci quali sono le condizioni minime? Non è forse condizione minima di civiltà il fatto che gli anziani vengano assistiti, che le persone con disabilità possano fruire di trasporto e centri diurni, che i giovani ed i minori abbiano opportunità educative, che vi sia assistenza domiciliare, lotta alla povertà, all’emarginazione, accoglienza di migranti e rifugiati? Forse può non esserlo per gli “ordini gridati” di Creonte, ma certo non può non esserlo per quelle leggi non scritte, che insegnano solidarietà, uguaglianza e dignità. Non sempre le leggi sono giuste e non sempre purtroppo la legalità coincide con la giustizia.

Ecco perché, come Antigone, ci troviamo a gridare disperati perché non vogliamo assistere, nel nostro Paese, alla morte definitiva della giustizia sociale.

Chiediamo a gran voce, a tutti coloro i quali ne hanno il dovere istituzionale, a partire dai Ministri e dai Parlamentari della Repubblica, di intervenire con immediatezza per eliminare tale indicibile vergogna, inserendo i servizi verso i cittadini più deboli e fragili tra le condizioni minime, essenziali ed irrinunciabili.

Chiediamo a chiunque ne abbia competenza e potere di esercitare il proprio ruolo nel rimarcare l’indifferibilità di quei servizi che rappresentano ad oggi, in ogni angolo d’Italia, altrettanti diritti minimi di cittadinanza, livelli essenziali di assistenza.

Chiediamo alla cosiddetta società civile, a tutti i cittadini che si riconoscono nei valori fondanti della Carta Costituzionale, di esercitare la propria sovranità, sancita dall’art. 1 della Costituzione, pretendendo dalla classe politica dirigente l’inserimento dei servizi sociali tra le condizioni minime di civile convivenza.

(Venerdì, 2 maggio 2014)

Fuori da ogni retorica, il 25 aprile é il Natale della nostra Libertá e della nostra Democrazia. Un Natale che é costato un altissimo sacrificio di dolore e di sangue. Non dimentichiamolo mai. Contro ogni totalitarismo passato, presente e futuro.

(Venerdì, 25 aprile 2014)

_______________________

adotta un bambino a distanza

________________________

 

 

 

 

CHIESA EVANGELICA VALDESE


 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per leggere

Primo Levi

Il sistema periodico

Un vero e proprio capolavoro. Tra la chimica e l'autobiografia, Primo Levi si destreggia meravigliosamente nelll'arte della scrittura. (19 marzo 2024)

__________________________

Franco Cardini

Marina Montesano

Donne Sacre

L'esclusione delle donne dal sacerdozio religioso, non ne ha impedito il "protagonismo" nella veste di donne sacre, donne che trascendono l'umano e che possono essere tanto fonte di luce che di tenebre. (5 febbraio 2024).

__________________________

Francis Scott Fitzgerald

ll grande Gatsby

Chi era davvero questo Gatsby? Sicuramente un uomo innamorato di Daisy. Ma poi? La domanda rimane irrisolta anche alla fine del romanzo. (16 dicembre 2023)

__________________________

Gustavo Zagrebelsky

Qohelet - La domanda

Una lettura fuori dai "canoni" della teologia. Tutto è vanità, niente altro che vanità. Tutto nel Qohelet gira intorno al vuoto e al non senso dell'esistenza e anche della morte. Solo chi è disponibile a provare davvero le gioie e i dolori della vita può sfuggire all'inesorabile sentenza dell'Ecclesiaste. (11 dicembre 2023)

__________________________

A cura di Guido Ceronetti

Il Cantico dei Cantici

Il Cantico dei Cantici nella sua dimensione erotica, mistica, sapienziale. (11.11.2023)

__________________________

Adin Steinsaltz

Cos'è il Talmud

Una bella passeggiata che ci introduce all'origine, ai contenuti, alle scuole, ai metodi dell'interpretazione del Talmud. Il Talmud, conclude l'autore, non è mai stato completato, perché l'interpretazione procede sempre. (1 novembre 2023)

__________________________

Valeria Tron

L'equilibrio delle lucciole

Di fronte alle crisi delle nostre vite una fonte di riparazione può diventare il ritorno in quei luoghi dove ci è possibile riscoprire chi siamo. Così fa Adelaide che, dopo una storia d'amore fallita, ritorna nella sua Val Germanasca dove ritrova Nanà che, in una dimensione di aiuto reciproco, la restituisce alla vita e all'amore. (30 agosto 2023)

__________________________

Roberto Breschi

Un prete al Sinodo Valdese

Un prete cattolico e il suo incontro con l'ecumenismo. Il significato della sua pluriennale partecipazione al Sinodo delle Chiese Metodiste e Valdesi. (28 agosto 2023)

__________________________ 

Lidia Maggi

Protestantesimo

Partendo da un excursus sui "4 Sola" della Riforma di Lutero, l'autrice ci conduce per mano ed in modo semplice a comprendere il significato delle varie diramazioni che la Riforma ha poi preso. L'agevole volume si conclude con alcune considerazioni sullo stato delle chiese protestanti in Italia, ma soprattutto sul significato autentico e attualizzato dello "scisma" della chiesa d'occidente del XVI secolo. (17 agosto 2023) 

__________________________ 

Angelo Cassano

La voce del cuore

Beniamino è un ragazzino del Sud che è riuscito a superare le ostilità di una terra “matrigna” e ha trovato la sua strada esplorando possibilità che gli erano sconosciute. Solo “rischiando” si può scoprire la bellezza. Certo il rischio comporta anche pericoli e insicurezze, ma Gesù stesso ci ha detto di non avere paura. (1 agosto 2023)

__________________________ 

Rut

Letto da Luciano Manicardi

Storia di migranti, di speranza, di salvezza, di futuro. Un racconto biblico ricco di umanità, di bontà, di solidarietà intergenerazionale. (29 luglio 2023)

__________________________ 

Erri De Luca

Libro di Rut

Traduzione e commento del libro biblico di Rut a cura di Erri De Luca. (24 luglio 2023)

__________________________

Renato Salvaggio

Autodafè

Caterina e Giovanni iniziano la loro storia d'amore in tempi di persecuzione. Nell'Italia del 1561 l'inquisizione consuma i suoi efferati crimini. I due innamorati partono da Palermo, per sfuggire alla repressione cattolica, e in un viaggio avventuroso approdano a Guardia Piemontese, in Calabria, dove il 5 giugno il sangue dei valdesi scorre per il borgo scatenato dalla violenza religiosa omicida. (11 luglio 2023)

__________________________

Leo Baeck

I Farisei

Un capitolo della storia ebraica

I farisei sono un capitolo importante della storia ebraica. Hanno avuto un ruolo fondamentale soprattutto dopo la distruzione del secondo tempio. In questo libro se ne traccia una breve storia. (27 giugno 2023)

__________________________

Continua a leggere

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.